I verbi giapponesi si suddividono in diverse categorie.
Un pò di esempio..
1 )
Godan doushi ( gruppo 1, quello che si coniuga con tutte le vocali ) / Ichidan doushi ( gruppo 2 , quello che si coniuga con una sola vocale )
2 )
JI doushi ( intransitivi ) / Ta doushi (transitivi )
3)
Syunkan doushi ( l'azione del verbo finisce istantaneamente ) / keizoku doushi ( l'azione che può durare )
Oggi vi spiego il punto 3 per spiegare il verbo "shirimasu (sapere)".
"Shirimasu" è un verbo speciale perchè quando è positivo ( lo so ) si dice "Shitte imasu" per dire lo stato di avere compiuto la conoscenza, ma quando è negativo si dice " shirimasen ", non si dice "shitte imasen ".
Shirimasu è un'azione istantanea, perchè è l'azione del venire a sapere è immediata. Ma quando non lo sai, si dice "shirimasen" per dire lo stato di non aver saputo.
Questo significa la mancanza di sapere, quindi lo stato di "shitteimasu ( lo so già) "non si può negare, bisogna negare il verbo stesso.
....... sembra il problema zen ?... si , anche a me.
Osservando questo modo di vedere dei verbi, la frase sotto potrebbe avere 2 significati :
Hanako san ha kimono wo kiteimasu.
1 Hanako ha il kimono addosso.
2 Hanako si sta mettendo il kimono (ora )
A proposito dei verbi, il "non c'è" è una cosa interessante, "non c'è" in giapponese non deve essere un verbo, perchè è 0, perchè non è azione.
In efetti, si dice NAI per dire che non c'è, questa parola è un aggettivo.
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