12.11.16

cultura che si vede nella lingua

In una lezione di conversazione palavamo delle forme della lingua giapponese.
Cioè, forma gentile ( come in Lei ) o forma colloquiare ( forma casual ).

Una cosa curiosa è che in Italia, gli stranieri cominciano a imparare
prima la forma in tu e poi in Lei, ma in lingua giapponese è contrario.
Iniziamo alla primissima lezione di usare forma in Lei.
E continua, quasi per tutto il percorso dello studio, usare la forma gentile.

Questo perché la forma gentile è quasi forma normale in Giappone, soprattutto
per un adulto che deve fare la vita lavorativa e sociale.
Mentre forma colloquiare si usa tra gli amici, quindi è difficile imparare come
una regola ma si impara vivendo, ascoltando e palando con gli amici.

Dopo questo premesso ho detto che anche nel rapporto amichevole potrebbero
usare la forma gentile, sopratutto quando c'è la differenza dell'età anche
se è minima come 1 o 2 anni.
E' molto diffuso ( forse obbligatorio per essere uno ben educato )
dare del "Lei" in Giappone per una persona più grande di te
e questo non cambia anche dopo che si è costruito un rapporto di amicizia.
Ma ovviamente con il tono fa capire la simpatia nonostante la forma.
Potremmo forse definire che falsa cordialità.

In contrario, se uno usa all'improvviso la forma di cortesia ad una persona
con cui parla sempre al modo casual, allora questo significa che qualcosa non va.
Succede specie tra i coniugi, una donna arrabbiata usa al proprio marito
la forma di cortesia...

La forma della lingua quindi fa capire la distanza emotiva tra le persone
e questa si modifica dipende dalla situazione, anche se parlando sempre
con la stessa persona.

La cultura giapponese, di conseguenza la lingua giapponese ha pochi
ostacoli per un italiano che comincia a studiare la materia ( a parte
le parole da studiare in memoria ), ma andando avanti c'è questa difficoltà
da superare. Per un vero amante di cultura è un passo molto interessante
ma se no, secondo me, potresti anche lasciarlo perdere perché per parlare
per le comunicazioni, si può fare benissimo senza.






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