21.12.16

Lavoratori giapponesi

Ciao Ragazzi, anche oggi la nostra rubrica numero 4

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Io e la mia amica Ilaria abbiamo deciso di fare una rubrica in questo blog,
come la lettera di domanda e la risposta inerente al tutto sul Giappone e
la lingua giapponese, forse anche voi avete le domande ?
Scrivimi e vi rispondo !



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Lettera da Ilaria :

Questa domanda mi è sorta dopo aver visto un articolo su una pagina Facebook dove si diceva che i giapponesi apprezzano di più un dipendente che magari lavora 12 ore al giorno rispetto ad uno che magari ne lavora 8 e obiettivamente "produce" di più. È davvero così? 
Durante la mia esperienza di lavoro part - time non ho avuto modo di verificare ciò anche perché facendo  solamente 4 ore al giorno non avrei potuto notarlo ^^

La mia risposta :

Da un po' di tempo il problema di lavorare troppe ore è diventata un'ossessione
del popolo giapponese. Nessuno vorrebbe lavorare 12 ore al giorno, soprattutto se non
ti pagano gli straordinari.
Purtroppo ultimamente è uscita fuori una notizia molto triste di suicidio di una ragazza
giovane, proprio perché non ce la faceva più a sopportare questo ritmo di lavoro.
Lei lavorava per una ditta molto famosa e stimata...


Fino a circa 20 o 30 anni fa, le ditte giapponesi tradizionalmente avevano un trattamento verso i dipendenti molto particolare, cioè li "manteneva" come se fosse un membro di un clan con legame molto forte, anche perché fino a quel periodo mediamente una persona lavorava per una sola ditta nella vita. 
Si chiama " Shukshin Koyou seido" 終身雇用制度.
Faceva carriera con aumento di stipendio man mano che va avanti con l'età.

Così magari dopo la laurea la ditta ti assume e primo anno impari il lavoro, come un vero e proprio tirocinio retribuito.
Anche se per la ditta non è produttivo, andava bene così, perché questo dipendente 
cresce e rimane come una risorsa importante per la ditta.
Siccome esisteva gratitudine tra i dipendenti e la ditta, i dipendenti lavoravano volentieri
per migliorare la ditta anche se lavorando 12 ore al giorno.
Quando l'economica giapponese andava bene, (anni 80-90 ) gli straordinari erano pagati
molto bene....


Ma....

Le bolle di economia sono scoppiate e il periodo d'oro delle ditte giapponesi è ormai
un sogno... allora è rimasta solo una parte di "shushin Koyou seido" cioè lavorare troppo,
ma senza gratitudine, perché la ditta ormai non ha i soldi da pagare per gli straordinari.
La ditta non dice di lavorare fino a mezza notte, anzi, dice di non farlo, ma ancora c'è
la mentalità di tipo " chi rimane a lungo nella ditta è quello che lavora sul serio ".

Siccome il modo tradizionale dell'assunzione andava bene per un periodo d'oro
i giapponesi ancora non possono cambiare la mentalità trovando un altro modello, ma i giovani
che sono nati dopo anni 90, ovviamente il vecchio stile non lo accettano.

La società giapponese lavorativa è adesso nel periodo di transito, secondo me, massimo
in 10 anni cambierà radicalmente.



1 commento:

  1. Wow interessante! È un aspetto che ancora non conoscevo del tutto e devo dire che mi ha stupita in positivo per quanto riguarda la devozione per cosi dire verso il voler far bene il proprio lavoro cosa che non sempre accade qui in Italia ma ovviamente la mancanza di gratificazione porta al malcontento del lavoratore che penso sia un problema di tutto i paesi data la crisi piu o meno incisiva.

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